NASCITE 1866 - 1899
Con il Regio Decreto 31 dicembre 1864 n. 2105 il Re d’Italia Vittorio Emanuele II prescriveva la tenuta di un registro di popolazione in ogni Comune del Regno ed approvava il relativo regolamento sulla formazione e sulla tenuta di tale registro; veniva così meno il vigore del Regolamento per la tenuta dei registri destinati ad accertare lo stato civile approvato dal Re di Sardegna Carlo Alberto con le Regie Patenti del 20 giugno 1837.
Conseguentemente, i registri parrocchiali tornavano ad assumere una valenza puramente ecclesiastica, come era accaduto fino al 1837, perdendo invece quella civilistica-amministrativa.
Come conferma anche una circolare del 2 dicembre 1865 del vescovo di Genova Andrea Charvaz diramata a tutti i parroci della Diocesi, rivivevano così le prescrizioni e le indicazioni stabilite già dal Concilio di Trento a proposito dell’obbligo di redazione secondo le formule rituali della Chiesa e di tenuta degli atti attestanti i battesimi, i matrimoni e le morti.
Anche la parrocchia di Pedemonte, naturalmente, si adeguava alla situazione; per quello che concerne in particolare gli atti di battesimo, dalla consultazione del “Baptizatorum Liber 1787-1899” risulta evidente che gli atti relativi al 1866 ed anni seguenti erano stati compilati con modalità del tutto analoghe – essenzialmente: in lingua latina e senza l’uso di formulari - a quelli precedenti al 1838, addirittura di seguito a questi ultimi riprendendo il registro interrotto a quella data (negli anni intermedi era stato utilizzato l’apposito registro con ben precise formule, secondo le modalità previste dalle citate Regie Patenti del 20 giugno 1837).
Non sempre peraltro gli atti di battesimo di tutto il periodo in esame risultano avere rispettato alla lettera le raccomandazioni del Vescovo di Genova contenute nella citata circolare.
Così, nonostante gli atti dovessero recare l’indicazione dei patronimici dei genitori al fine di fugare eventuali incertezze vista la frequenza di cognomi identici, più volte si riscontrano atti privi di tale indicazione; ciò è particolarmente evidente con riferimento all’anno 1879, dove in ben 24 casi su un totale di 38 non vengono citati i padri dei rispettivi genitori.
Dall’anno 1877 si osservano inoltre numerosi atti con date espresse in cifre sia nell’intestazione sia nel corpo dell’atto (fatto abituale negli atti precedenti al 1838), nonostante la prima parte del punto 2 della citata circolare disponesse quanto segue: “ogni atto dovrà essere posto nel suo ordine di data, e scritto chiaramente e correttamente, senza abbreviazioni, senza cifre per esprimere le date” .
Ancora, non risulta sempre rispettato il punto 6 della medesima circolare, che prevedeva quanto segue: “In fine dell’ultimo atto di ciascun anno il Parroco dichiarerà in ciascuno dei tre registri il numero degli atti inscritti durante l’anno finito, e sottoscriverà tale dichiarazione”. Si ravvisa infatti la presenza di uno specchietto riassuntivo - contenente i nomi dei battezzati, la loro data di nascita ed il numero di atto nell’anno trascorso con tanto di sottoscrizione del parroco - solamente negli anni dal 1870 al 1877, con l’eccezione del 1873, e poi dal 1891 al 1899 (peraltro in fondo al registro e non alla fine di ciascun anno).
Al di là delle rilevate mancanze, emerge comunque da parte dei compilatori degli atti di battesimo della parrocchia di Pedemonte un generale sforzo nell’osservanza delle prescrizioni del Vescovo di Genova contenute nella più volte citata circolare: ad esempio, negli anni precedenti al 1837 i nomi degli ultimi mesi dell’anno venivano abbreviati (7bris per settembre, 8bris per ottobre, 9bris per novembre, Xbris per dicembre), cosa che invece non accade più dal 1866; altro esempio: come è già stato accennato seppure indirettamente, almeno fino al 1877 le date venivano espresse in lettere, a differenza degli atti precedenti al 1838, nei quali le date erano sempre espresse in cifre.
Infine, non si può fare a meno di rilevare la estrema cura della forma che traspare chiaramente dalla lettura degli atti: l’assenza di un rigido formulario, del resto, consentiva ai compilatori una certa libertà espressiva nella redazione dell’atto.
Per notizie di alcuni nativi di altre zone di Serra Riccò: www.ivarchineltempo.it/uomini-di-serra-ricco
Ultimo aggiornamento (Venerdì 25 Marzo 2016 07:51)
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